Chi ha paura del lupo cattivo???
Chi ha paura del lupo cattivo???
Bisogna
ancora sentir colpevolizzare situazioni, cose e persone, solo perchè
non si conoscono,
così
avviene in questi ultimi anni con le fiabe, demonizzate da genitori
troppo spaventati, che ignorano evidentemente come le fiabe siano un
patrimonio culturale umano, che rispecchiano mondi interiori e non
manifesti, richiamano miti e archetipi, che sono propri di ogni
cultura, appartengono ad ogni bambino del mondo, che ha in comune a
tutti gli altri tappe di crescita ed evoluzione, simboli e segni,
anche gli scarabocchi, che preludono alla scrittura.
Gli
archetipi fanno parte del ben noto inconscio collettivo, conoscenza
che Jung1
ha trasmesso al mondo occidentale, portata avanti da grandi
ricercatori, sono parte di una cultura che ci rende tutti davvero
“uno sotto lo stesso cielo”, dove troviamo che ogni bambino del
mondo ha in sé le stesse paure, in alcuni casi peggiori, più reali
o meno, o più lievi, ma sono parte di noi, del nostro passato ed è
un grande dono poter avere degli strumenti come le fiabe che ci
permettono di far emergere e liberare tali paure, offrendo risorse di
crescita e guarigione, dove ombre e luci si accavallano, si
affrontano e l'io (il vero sé), emerge vittorioso, sono parte della
storia dell'umanità, simbolici, come i Miti, racconti che fioriscono
dalla culla delle primissime civiltà e trasmettono “significati”
a chi le ascolta. Queste erano conoscenze trasmesse oralmente dagli
anziani delle tribù o dei villaggi ai bambini e giovani e così
accade ancora oggi in alcune culture della Terra, sono testimonianze
di chi ha già passato le sue lotte interiori e vengono offerte
all'altro delle possibilità di riuscita, risorse per superare se
stessi, in uno sviluppo graduale.
Le
fiabe sono realtà oggettive, simboliche, danno significati più
profondi a situazioni complesse, parlano ad un livello interiore,
sono viaggi dell'inconscio, e ciò che si risolve e viene portato
alla luce, è solo ciò che si affronta e si elabora, si vive
nell'azione e in collaborazione, e per chi è abituato a pensare in
termini energetici, è tutto un lavoro che si fa all'interno di sé
stessi, come i miti e le divinità delle storie antiche ben sanno
rappresentare, appunto come stadi di evouzione umana, con differenti
tipi energetici e situazioni energetiche, dove c'è la lotta con noi
stessi e la nostra crescita personale che è al di sopra di tutto, ci
sono stadi da purificare, pulizie da effettuare all'interno del
nostro corpo energetico, memorie da liberare per arrivare al nostro
personale traguardo, affrontando mostri e ombre, riemergendo alla
luce, ritrovando il nostro vero sè.
Le
fiabe ci offrono molte risorse parlando all'inconscio di ognuno, di
ogni bimbo e adulto che segua un percorso evolutivo basato
sull'autorealizzazione, vanno oltre, perchè sono simboliche, ecco
perchè non ha senso demonizzare queste risorse, che vanno proprio a
liberare le paure e non ad alimentarle, offrendo inoltre valide
possibilità di sviluppare pensieri creativi e divergenti, liberando
l'immaginazione che offre diverse soluzioni ad una realtà altrimenti
sterile e sempre uguale a se stessa, statica e allora sì, perniciosa
e negativa.
Con
le fiabe invece si possono sviluppare tanti percorsi di crescita e
liberazione di emozioni e risorse personali, che possono aiutare
davvero i bambini in difficoltà, spaventati da situazioni di abuso o
far partecipare un gruppo a situazioni interculturali, offrendo
visioni sulle diversità delle fiabe nelle culture del mondo e
trovando sempre dei punti in comune. Le possibilità sono diverse,
spunti ricchi per sviluppare al meglio le proprie risorse di
resilienza e autodeterminazione.
E
chi ancora ha paura delle fiabe, vuol dire che non ne ha sentite
abbastanza da piccolo!!!
Altre
sono le cose che ci dovrebbero preoccupare invece, ed è come ci
comportiamo noi con noi stessi e i nostri figli, siamo noi ad offrire
gli esempi di valore, a dare significato ad ogni cosa e non la realtà
circostante, i genitori sono il primo polo di riferimento, loro
possono cambiare ogni cosa in meglio o peggio, a seconda della loro
inclinazione e interpretazione, aprendo di più le porte
all'accoglienza, alla conoscenza, alle possibilità che tanti
strumenti ci offrono, creativi e narrativi in particolare, anche a
persone di culture diverse, così tutto sarebbe più sereno e meno
spaventoso, perchè la pace inizia sempre da noi, chiunque noi siamo,
educatori o genitori...
..E
quando le cose non si conoscono, “si cerca”, quando non si può
studiare o capire qualcosa, “si cerca”, “la vita intera è una
ricerca continua”, siamo in un viaggio di eterno sviluppo, verso
una vera e più ampia realizzazione ed evoluzione personale e civica.
«O
frati," dissi, "che per cento milia
perigli
siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
d'i
nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negar
l'esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza
gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a
viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".»
(vv.
112-120)
Dante,
XXVI Inferno, “Ulisse”
Ha
un senso mettere sempre tutto in discussione, fa parte del processo
logico, ma anche sapere di cosa si tratta e conoscere le situazioni
di ciò che viene messo in analisi, cose e persone, ha più senso,
per elaborare poi un piano superiore, una tesi finale che emerga da
questo processo, invece senza mai apportare nulla che crei valore,
rimangono solo le paure che dividono e distruggono, ecco perchè è
utile avere le risorse per metterle in gioco in modo positivo,
facendole diventare costruttive e sane e la narrazione, attraverso
anche le fiabe, aiuta a creare senso e significato, porta fuori
risorse ancora sconosciuti e riporta tutto al suo equilibrio,
appunto....
L'inconscio
collettivo è tra l'altro sempre più validato dalle scoperte
scientifiche, ha un grande valore per l'umanità, ci aiuta a sentiri
sempre più fratelli e meno nemici, valorizzando questi significati
possiamo portarci a posizioni di pace dentro e fuori di noi,
imparando poi a viaggiare realtà più sane e positive noi stessi,
evolvendo in questo senso e significato, amplificando così le
potenzialità di un intera struttura umana, sempre più solidale ed
equa, sana.
“Perchè
io sono pace” (Ho'Oponopono) e le storie, sono parte di ogni
patrimonio culturale dell'umanità, insegnamenti trasmessi, più
evidenti o meno, ma sempre importanti, e come le parabole o le storie
zen, non andrebbero mai interpretate, perchè arrivano ad ognuno col
suo processo di interpretazione, ognuno al suo livello di conoscenza
e sviluppo. I livelli di interpretazione sono diversi, ad ognuno la
sua realtà e il suo momento, dalla base fino alla vetta, ciò che
emerge è solo la punta, il resto è inconscio, e si sviluppa nel
mondo interiore, finchè non emerge alla coscienza manifesta,
concretamente, portando fuori nuove risorse personali sempre più
affinate anche potenzialità ancora sconosciute.
Cristina@fiabescamente
1
Carl Gustav Jung - “Gli archetipi e l'inconscio collettivo”,
Bollati e Boringhieri
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