HUNA e Ho'Oponopono
HUNA,
la via hawaiana dell'"avventura"
"Ho'omoe
wai kahi ke kao'o"
Tuttavia nel corso della vita accadono molte cose negative, che addolorano, feriscono, fanno soffrire, ingelosire, arrabbiare, tutte queste ferite si trasformano in sassi,
"Ho'omoe
wai kahi ke kao'o"
- Insieme viaggiamo,
come acqua che
scorre nella stessa direzione -
In
ogni cultura è sempre esistito lo sciamano ed esiste ancora in tutto
il mondo, quasi ogni cultura possiede un termine proprio per
indicarlo
Alle
Hawaii lo sciamano si chiama KUPUA1
Lo
sciamano cura e guarisce le relazioni tra mente e corpo e individui e
fra individui e natura, tra materia e spirito.
A
prescindere dalla cultura, dal luogo, dal contesto sociale d'origine,
lo sciamano ha per obiettivo sempre la guarigione tra mente, corpo e
natura, questa tendenza al benessere sociale e ambientale è ciò che
distingue lo sciamano dallo stregone descritto invece da Castaneda,
che segue la via del potere e della conoscenza strettamente
personali, ma in maggior parte gli sciamani seguono questa via, del
guerriero, mentre solo pochi ancora seguono "la via
dell'avventura", che invece nasce all'interno della cultura
hawaiana.
Lo
sciamano "guerriero" tende a personificare la paura, la
malattia, la disarmonia, si concentra sullo sviluppo del potere, del
controllo personali, delle tecniche di combattimento per difendersi.
Diversamente lo sciamano che segue la via dell'avventura tende a
spersonificare tali condizioni, a trattarle come "effetti e non
cose", cerca quindi soluzioni basate su tecniche di amore,
cooperazione, armonia.
Di
fronte ad una persona con disturbi psichici lo sciamano guerriero
cercherà di creare una solida barriera psichica che lo protegga
dall'energia negativa di altri soggetti, mentre lo sciamano Huna,
insegnerà ad armonizzare l'energia in modo da rimanere calmi e
divenire persino una causa di guarigione per gli altri
La
via dello sciamano guerriero è spesso una via solitaria, mentre la
via dell'avventura è per sua natura prevalentemente sociale.
Un
vero sciamano non fa segreto di un sapere che può aiutare a guarire,
non serve occultare il sapere, ma fare in modo che la gente lo
capisca e lo utilizzi.
Un
sapere che ci aiuta a trovare e a godere di maggiore pace, amore e
armonia.
In
Polinesia si sviluppò una filosofia chiamata "Huna": "il
segreto", "la conoscenza nascosta", ma non si riferiva
al bisogno di tenere nascosto questo sapere, ma piuttosto alla
qualità occulta e invisibile delle cose, i Kahuna, maestri delle
Hawaii, erano e sono i "custodi del segreto", guide di
conoscenza, maestri, che possiedono perizia spirituale, ma anche
materiale in uno specifico settore, concretamente inseriti nel mondo.
lo
sciamano veniva educato ad essere un sensitivo, liberare da blocchi
mentali e fisici,manifestare eventi, cambiare sembianze, essere un
creatore di pace, un maestro e avere il senso dell'avventura, il
processo tendeva ad enfatizzare l'autostima, l'autorità interiore e
il potere delle parole nel dirigere l'energia, evocare immagini e nel
fondare credenze. meditazione, affermazioni, esercizi di respirazione
erano parte di questo percorso, così come in molte culture orientali
viene seguito il percorso di elevazione di coscienza, di
autorealizzazione, i punti di contatto con le culture originarie del
pianeta sono sicuramente sempre la formazione del sè,
l'autocontrollo e l'equiibrio, il raggiungimento di stadi più alti
ed elevati di coscienza e conoscenza, in modo da portare l'armonia e
la pace sviluppata in sè ovunque e in ogni situazione ed
interazione.
"La
via della Pace" è la sola sempre viva e fiorente al mondo,
quella che non muore mai, perchè rinasce a se stessa, l'unica via da
scorrere e percorrere per essere e creare, mentre la via dell'avere è
destinata a soccombere, perchè da lì non nasce mai alcun germoglio
di vera vita.
La
filosofia Huna ci insegna che all'inizio tutti eravamo Uno e non
c’era linea di demarcazione né tra persone, nè tra uomo e
spirito. Questo era il modo di “Aloha”, era Totale Amore.
Aloha
significa vivere e osservare con il cuore, condividere amore e
armonia, e sono la via più luminosa alla vita, poiché le vibrazioni
sono in linea con la natura dell’amore e del Divino. Questo modo di
vivere ci riallinea al nostro vero sé e quindi ci riporta all'Uno.
Mentre
“Ha’ole”, significa “guardare”con la testa, e manifestano
le vibrazioni che distruggono la vita ed il mondo, rapprensentano
l’ego, accompagnando tutto alla divisione alla separazione,
facendoci sentire sempre la necessità di difendere e di attaccare.
Da
qui lo "Spirit of Aloha", che indica quindi uno stile di
vita pacifico, in stretta armonia con il mondo spirituale, l’essere
umano, la natura, la materia, il mondo stesso.
Ho'Oponopono
segue questa tradizione Huna ampliando la sua portata verso realtà
concrete e con la versione moderna anche occidentali, era infatti un
metodo che la popolazione hawaiana usava per la "risoluzione di
problemi", per riconciliazione, il perdono reciproco, con
l'obiettivo di vivere sempre in pace ed armonia e condividerla nel
villaggio, nel gruppo.
In
seguito questa metodologia è stata modificata in alcune sue parti
dalla sciamana Mornah Simeona2,
“Clean,
erase, erase and find your own Shangri-La. Where? Within yourself.”
“Pulisci,
cancella, cancella e trova il tuo Shangri-La, dove? Dentro te stesso”
–
di
Morrnah Nalamaku Simeona, Kahuna Lapa’au
la
versiona aggiornata fu presentata da Morrnah Simeona nel 1976.
con
l'Identità del sé attraverso Ho'oponopono, Morrnah redifinisce il
metodo affinchè ogni processo di pulizia e guarigione sia compiuto
da ognuno per sé, mentre prima, in origine, il metodo prevedeva un
mediatore per il gruppo.
Morrnah
portò avanti i corsi di “Self I-Dentity Ho'oponopono” negli anni
'80 e nei primi '90, passandolo poi al Dr. Ihaleakala Hew Len, che
continuò a condurre i corsi, lavorarono assieme fino al 1992, anno
in cui Mornah morì.
"Ho'oponopono"
indica quindi ciò che serve ad ognuno per “essere pace”, per
vivere in armonia, evitando sempre più il sorgere di conflitti e
assumendosene ogni responsabilità, permettendo alla pura luce divina
di splendere in noi, aprendoci al nostro vero sè e non più all'ego.
Ho'Oponopono
ci permette di sentirci parte del processo di guarigione ed esserne
responsabili, questa eredità è la migliore che si possa aver
ricevuto, riconoscersi come attori sempre attivi e coscienti,
rendersi conto che la pace inizia sempre da noi stessi e da lì
svolgere il filo di ogni situazione, liberarla, aprirla alla vera
luce, risolvendo problemi sciogliendone in noi i nodi che li hanno
creati e portare ovunque brezze di armonia e amore, raggiungere
sempre più noi stessi, liberando schemi e tossine, aprendoci la
possibilità di vivere una vera vita, sana e fiorente di ogni
benedizione, un filo radioso permeato di grazia divina, liberi esseri
divini che ricordano sempre più di essere questo fulcro di luce, mai
spento, ma solo adombrato.... abbiamo tre aree che ci connettono alla
divinità, “Pikos”, situate sulla parte superiore della testa,
sull’ombelico e alle zone genitali. Questi vortici energetici
costituiscono la “Sacra Coppa di Luce”, che contiene il “Sacro
Mana” all’interno del proprio cuore, che deve essere mantenuto
allineato, in perfetto equilibrio e perfetta armonia per facilitare
un’evoluzione spirituale di “Wailua”, sede dello spirito o
dell’anima e questa deve essere mantenuta in integrità spirituale.
Un'antica
storia hawaiana narra così:
"ogni bambino nasce con una Ciotola di Luce perfetta.
Grazie
a questa ciotola egli può nuotare con gli squali, essa
crescerà e lui potrà fare tutte le cose, nuotare con gli squali,
volare con gli uccelli, sapere e conoscere tutte le cose."ogni bambino nasce con una Ciotola di Luce perfetta.
Tuttavia nel corso della vita accadono molte cose negative, che addolorano, feriscono, fanno soffrire, ingelosire, arrabbiare, tutte queste ferite si trasformano in sassi,
che
andranno a cadere nella sua Ciotola di Luce e poco a poco la
riempiono, così il bambino fatica ad andare avanti, a crescere, così
appesantito, Luce e sassi non possono condividere lo stesso posto, la
Luce man mano che le pietre vengono aggiunte andrà via e lui stesso
diventerà un sasso. Un sasso non cresce e non si muove. La bella
notizia è che ogni persona può imparare a rovesciare la ciotola,
svuotandola dai sassi, permettendo alla Luce di risplendere in tutto
il suo fulgore originario e naturale e crescerà sempre di più.
La tradizione hawaiana si serve soprattutto di storie per educare i propri figli alla via di armonia e pace, ad essere "Pono3", giusti e corretti, in armonia col tutto, così insegnava La storia della "Ciotola di Luce" per aiutarli a comprendere meglio questo processo, di guarigione e riallineamento e a muoversi attraverso la vita anche in ogni difficoltà, proteggendo la loro Aloha e tenere sempre colma la preziosa Coppa di Luce.
La tradizione hawaiana si serve soprattutto di storie per educare i propri figli alla via di armonia e pace, ad essere "Pono3", giusti e corretti, in armonia col tutto, così insegnava La storia della "Ciotola di Luce" per aiutarli a comprendere meglio questo processo, di guarigione e riallineamento e a muoversi attraverso la vita anche in ogni difficoltà, proteggendo la loro Aloha e tenere sempre colma la preziosa Coppa di Luce.
Se
la nostra Coppa si riempie di pietre, avremmo solo del materiale
pesante che non può crescere nè essere utile, ma in ogni momento
possiamo capovolgere la nostra ciotola lasciando andare le pietre e
sarà in modo naturale, ancora una volta riempita di luce dorata, la
naturale Aware e lo stato risvegliato di Aloha, il nostro stato
naturale della Divinità, ristabilito e riconosciuto. Questo è il
potere puro di Aloha, un cuore Sveglio, una mente risvegliata.
mi
dispiace, ti prego perdonami, grazie, ti amo
“Ho 'oponopono è un grande regalo che permette di sviluppare un rapporto attivo con ladivinità
interiore, ed imparare a chiedere che i nostri errori nel pensiero,
nella parola, nei fatti e nelle azioni, siano corretti in
ogni istante. È un metodo che riguarda
essenzialmentela libertà interiore: la completa libertà dal
passato”Morrnah
Nalamaku Simeona
1Tratto da “A scuola dallo sciamano”, di Serge Kahili King, ed. Il punto
d'incontro e adattato con commenti e aggiunte personali da Cristina Miceli
Commenti