MINDFULNESS OPENSPACE II



MINDFULNESS OPENSPACE II



La mindfulness come pratica meditativa si basa su 7 pilastri:


  1. Non giudizio: la nostra mente nell’esatto momento in cui produce un pensiero, emette un giudizio e, nella maggior parte dei casi, finisce con l’appesantirci. La mindfulness può essere utile nel prendere consapevolezza della nostra tendenza a giudicare e ad imparare, ad osservare semplicemente, questa nostra attitudine.
  2. Pazienza: quando viviamo un momento difficile, desideriamo che  le cose possano risolversi subito, la pazienza è la principale forma di saggezza. Non è semplice da praticare ma non impossibile da conquistare. La pazienza si apprende gradualmente con la meditazione mindfulness“cento volte la mente si allontana dal respiro e cento volte con pazienza la riportiamo indietro”
  3. Mente del principiante: significa guardare e vivere il mondo come i bambini ed il loro spontaneo atteggiamento di curiosità e scoperta.
  4. Fiducia: pazienza e fiducia sono strettamente connessi. Mi fido del fatto che un giorno imparerò quella cosa, del fatto che cambierò, che io riuscirò perché la natura mi permette di cambiare, con pazienza ed esercizio.
  5. Non cercare risultati: mi concentro su altri aspetti della mia vita, deviando dal problema che mi affligge, così acquisisco un senso di pace e serenità.
  6. Accettazione: accetto che le cose siano esattamente così come sono, come tutti e 7 i pilastri si impara con la pratica, e crea un grande senso di liberazione.
  7. Lasciare andare: con questo principio lasciamo che le cose, le nostre esperienze, le nostre emozioni e sensazioni, siano esattamente così come sono, così come le stiamo osservando in questo preciso momento. Ciò che accade è che, accettandole in quanto esperienze del momento presente, lasciamo andare tutto con più facilità ed un maggior senso di leggerezza.


CI sono due modalità principali di praticare la mindfulness e allenare la nostra mente ad essere presente nel qui ed ora:
  • Pratica formale: consiste nel meditare in maniera strutturata almeno una volta al giorno e richiede, pertanto, un allenamento quotidiano. La modalità migliore per iniziare la pratica formale è trovare un oggetto, un gesto verso il quale dirottare la propria attenzione, ad esempio il respiro. Ciò che viene richiesto nella pratica formale mindfulness è rimanere concentrati sul respiro per un periodo di tempo ben definito (in genere 20 minuti)
  • Pratica informale: questa modalità non prevede un momento strutturato ma, al contrario, può essere messa in pratica in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi contesto. Ad esempio puoi decidere di mangiare e assaporare i cibi concentrandoti sui sapori; guardare un paesaggio concentrandoti sulle sensazioni non solo visive ma anche uditive che rimanda.

Commenti

Post popolari in questo blog

LA'A KEA - Luce sacra, Luce dell'Amore

REIKI CHAKRA'S WHEEL

MY CHILD... I LOVE YOU