MANTRA
MANTRA
Ang
Sang Wahe Guru
In
ogni cellula del mio corpo, in ogni fibra del mio essere, Dio è lì.
I
mantra possono creare miracoli. Essi possono trasformare la
disperazione in gioia, la paura in coraggio, la rabbia in perdono, la
sconfitta in vittoria. Fanno questo mettendo in comunicazione il
nostro ego individuale, la nostra consapevolezza finita, con la
nostra Anima universale, la nostra consapevolezza infinita»
«…Il
mantra possiamo spiegarlo in questo modo: prendete una pietra e la
gettate nell’acqua e si producono onde costanti. Questo è tutto
ciò che è il mantra. Questo deve essere ricordato, ricordato,
ricordato: va recitato dentro di voi, con il cuore, la mente, il
corpo. L’unico desiderio che dovete avere è di ripeterlo. Può
essere difficile all’inizio, ma presto Dio vi attraverserà e
lavorerà per voi…» Yogi Bhajan (“Master’s Touch”)
COME
RECITARE (VIBRARE) I MANTRA:
- Ricordate, recitare non è cantare o parlare, è VIBRARE. Dovete “sentire” il mantra vibrare.
- Tenete la spina dorsale dritta.
- Vibrate il mantra dal punto dell’ombelico per ottenere il massimo effetto.
- ASCOLTATE il suono del mantra attraverso di voi (dopo tutto, in realtà non siete voi a vibrare il mantra, è l’Uno che respira in voi che lo sta facendo).
- Se state vibrando il mantra con altre persone, ascoltate chi conduce la recitazione e/o la vibrazione del gruppo e adeguatevi a questa.
- Quando vibrate il mantra ad alta voce, siate coscientemente consapevoli dell’attività della vostra lingua sui punti meridiani del palato [...] Fate del vostro meglio, e lasciate che Dio faccia il resto!

Tratto
da “Kundalini Yoga – The Flow of Eternal Power” (Shakti Parwha
Kaur Khalsa)
“Nam
significa nome. Un nome è il nome di una persona, di un luogo o di
una cosa.
Quindi ‘Sat Nam’ significa ‘La Verità è la mia
Identità’. Quello è il mio Nam.
Quello è il mio nome. Quando
qualcuno chiede un nome spirituale,
quel nome descrive il destino”.
(Yogi Bhajan, Master’s Touch, 27 giugno 1996)

«Tre
mantra che non dovreste mai usare 1) Io non so 2) Io non sono pronto.
3) Io non posso farlo»
Yogi
Bhajan
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